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giovedì 19 maggio 2011

Amicizie

Cioè, adesso la Moratti cerca di virare la sua infamata sostenendo che vuole evidenziare come Pisapia, in passato, coltivasse amicizie nell’ambiente terroristico, amicizie che - a dire della parrucchiera di Palazzo Marino - lo renderebbero incompatibile con la carica di sindaco.
Amicizie.
E lei è del partito di Berlusconi.
Le amicizie.
Di Pisapia.
E quelle di Berlusconi.
Tipo Previti, condannato in via definitiva per corruzione in atti giudiziari, e ce l’aveva nominato addirittura ministro.
Oppure Dell’Utri, condannato in due gradi di giudizio (manca la Cassazione) per concorso esterno in associazione mafiosa, e due anni patteggiati per frode fiscale.
O, ai tempi, Craxi.
E anche Mangano lo stalliere, che addirittura il Berlusca l’aveva assunto ad Arcore negli anni Settanta, e poi Borsellino lo definì «una delle teste di ponte della mafia al nord»,  e fu condannato nel 2000 (poco prima di morire) all’ergastolo per duplice omicidio.
Continuiamo?
Le amicizie.
Sì, di Pisapia.
E il garantismo?
Magari un altro giorno.
Dopo le elezioni.
E la vergogna?
Quella mai.

INFO - Per errore questo post, che era di giovedì 12 maggio, ha cambiato di posizione. E non chiedetemi perché....

lunedì 15 novembre 2010

Letizia supergiovane (e Pisapia alla Ds)

Cioè, ma la Moratti? Nell’ultima settimana si è fatta la comparsata da Victoria Cabello su La7, e parlava di sesso e autoerotismo e cose così, faceva la moderna. E poi l’altra sera da Chiambretti, che muoveva la testona a ritmo di dance e faceva la ridanciana. Ha deciso così, la Letiziona: visto che sulle “cose fatte” qui a Milano non è che ci sia molto da pontificare, allora la sindachessa a caccia di riconferma ci sfodera una tattica stile Carrà, magari ce la vediamo in Vittorio Emanuele che balla il tuca-tuca. 
Però c’è una cosa che la frega: la messa in piega. Bisogna fotterla su quella: una con quei capelli è una iattura mondiale per la capitale della moda. Si dice che adesso stiano pensando a metterla giù stile Nina Hagen, però è un po’ forte.

D’altro canto le primarie del centrosinistra le ha vinte il Pisapia, uno intelligente e anche con le palle e garantista di quelli rari, che per la verità con Vendola - e per fortuna - c'entra poco o nulla (anche se non proprio una nuova proposta, tanto per restare nel linguaggio da festival). E il candidato scelto dal Pd, il pienissimo di seissimo Boeri – e lui sì che avrebbe avuto bisogno di un’operazione simpatia -, c’è rimasto sotto. Ennesima dimostrazione della mancanza di sintonia fra i dirigenti democratici e gli elettori, e vabbé.

In ogni caso, quello delle primarie resta – in linea di principio – un meccanismo encomiabile, altroché. E uno si dice che insomma, figuriamoci, neanche da discutere, molto meglio così che fare la passerella negli show televisivi. E però, se fai due chiacchiere in giro, Pisapia e Boeri nessuno o quasi sa chi sono, e invece la buffonata della Letizia supergiovane l’han vista in tanti.  
 
E ci ripensi, e ti ridici che no, dài, facciamo i seri. 
 
E insomma no, nessun cedimento. E poi è il solito dibattito: per vincere è necessario adeguarsi agli unti meccanismi della politica-immagine, oppure restare fedeli alla linea tutta ciclostile e serietà? 
Eccerto, la serietà prima di tutto, echeccazzo. Poi è vero, 'ste primarie hanno registrato un’affluenza di molto inferiore alle aspettative, ma vabbé, pioveva, poi c’era anche il derby, e la domenica uno non c’ha voglia, no?
...
Che cosa dici? Magari una via di mezzo? Ma no, ma che c'entra la spocchia, dài... E se uno poi non si vuol informare, cazzi suoi, ignorante che non è altro.
...
Già, Pisapia. 
...
Ma così, un giro - chessò - un giro alla Domenica Sportiva? No, eh?