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lunedì 11 aprile 2011

Contrappasso padano

Adesso Maroni e gli altri verdastri padani han pure la faccia di dire che «vedremo se abbiamo di fronte un’Europa unita e solidale oppure no», e il ministro lo dichiara perché Francia e Germania -  e questo è un fatto innegabile – oppongono un atteggiamento indifendibile di fronte alla marea di migranti disperati che quotidianamente fugge dal nord Africa per dirigersi nel cuore d’Europa, Francia e Germania comprese.

Tornando ai leghisti, questi - spalleggiati dall'amico Silvio - in sostanza concludono che allora no, forse non ha senso restare nell'Unione Europea, tanto varrebbe uscirne - posizione invero mica tanto nuova, dalle parti di Pontida. E però ci sarebbe anche da dire che proprio Francia e Germania stanno opponendo all’Italia l’atteggiamento che la stessa Lega ha sempre tenuto nei confronti dell’immigrazione, e che tutt’oggi terrebbe se fosse l'Italia - anzi, la Padania - al loro posto, vale a dire «i negri straccioni non li vogliamo, teneteveli e fatti vostri».

Ce ne sarebbe da rifletterci su, se i leghisti fossero persone serie.
Non lo faranno.

martedì 5 aprile 2011

Mogli di plastica e Paesi reali

C’è questo reality americano, si chiama Spose di plastica. E niente, una dozzina di future mogli gareggiano per aggiudicarsi una cerimonia faraonica e un restyling facciale di chirurgia estetica, col marito che rivedrà la consorte solo a cose fatte. E ci pensi un attimo e concludi che dài, è agghiacciante, ma com’è possibile che si sia arrivati a questo punto?

E però, allora. Allora non è solo l’Italia del berlusconismo. Non è solo il Cavaliere  che ha corrotto le anime, narcotizzando e rimbambendo un intero Paese tra telepromozioni e grandifratelli. Cioè, negli Stati Uniti adesso c’è Sant’Obama, speranza sia pur in parte delusa dell’agognato rinascimento mondiale. E prima di Bush c’era Clinton, un altro che Veltroni e compagnia ci han fatto una capa tanta.

E dunque è proprio vero, al netto delle analisi di Repubblica e affini e del «gli italiani ormai si sono rincoglioniti» - ritornello, questo, che però suona tanto come una scusa per nascondere l’incapacità del nostrano schieramento progressista di opporsi al populismo insopportabile elaborando una proposta credibile. E’ vero invece che Berlusconi non è tanto la causa, ma il prodotto di ciò che siamo diventati – plurale generico, di fronte al quale tutti in coro subito ripetono che «io no, io sono diverso». E comunque non è che sia una scoperta, ma nemmeno un discorso così inutile. Nel senso che è meglio ricordarsela, questa cosa, giusto per aver presente qual è la realtà – il Paese reale, no? – e come eventualmente agire, possibilmente senza spocchia, per cambiare le cose. Discutere. Convincere. Fare politica, insomma.

Perché negarlo è come fermare il vento con le mani. E in questo senso è certo paragone azzardato, ma ricorda l’atteggiamento della Lega di fronte al fenomeno dell’immigrazione, che si guarda i piedi per evitare di prendere atto di una realtà più generale. Cioè, son millenni che le popolazioni si spostano nella speranza di migliorare le proprie condizioni di vita – in seguito a carestie o guerre o quant’altro – e questi vogliono fermare i flussi con le espulsioni e gli accordi e i reati di immigrazione clandestina e le magliette di Calderoli
Ma vaccaghér.

venerdì 4 febbraio 2011

La paura che fa paura

Allora, la storia la racconta il blog di Terre di Mezzo. Succede che in via Padova, strada milanese semiperiferica ad alto tasso d’immigrazione – quella in cui, un annetto fa, nordafricani e sudamericani si scontrarono per le strade dopo l’omicidio di un ragazzo egiziano -, succede lì che un gruppo di extracomunitari vorrebbe tentare di oltrepassare i cancelli della diffidenza. E insomma, si offre di aiutare gli anziani italiani, in particolare a fare la spesa. Un’iniziativa di vero volontariato, l’han chiamata “Ti regalo un’ora”. Ma nessuno accetta. Nessuno si fida. Nessuno. Tutti tappati in casa, a guardare sospettosi dagli spioncini oppure a brontolare al bar. E guardate, non ce la si vuol prendere con i vecchietti, ma ecco: questo per far capire come ci hanno ridotto anni e anni di grida contro l’emergenza extracomunitario e il pericolo che viene dallo straniero e tutte le sciocchezze in salsa leghista. (Ma non solo: ci sarebbe da scrivere anche su chi, per troppo tempo, si è ostinato a sottovalutare il timore diffuso e in qualche modo comprensibile di fronte a un fenomeno che, per l'Italia, è relativamente recente, lasciando così campo alle insopportabili generalizzazioni della Lega. Ma tant'è).

E comunque: uno ti offre una mano e tu gliela schifi perché parla un’altra lingua e ti hanno inculcato che appena ti giri lui ti dà una botta in testa e ti rapina
Questa cosa qui sì, che fa paura.