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lunedì 7 marzo 2011

Testamento conto terzi

Allora, questi vogliono fare la legge sul “testamento biologico”. E dunque, norme che dovrebbero regolare - in base alle volontà della persona, o perlomeno così ragione vorrebbe - eventuali modalità legate al “fine vita” - fuor d’ipocrisia, alla morte. Solo che, udite udite, la volonta del soggetto «non è vincolante». Ripetiamo: il MIO parere sulla MIA vita e sulla MIA morte non è vincolante.  Deciderà invece il medico, valutando in «scienza e coscienza»  – in pratica, in base alle SUE convinzioni pseudo-etiche.
E questi si definiscono un governo liberale. Ma vaccaghér.

Ma non è una bestialità allucinante, questa? Non varrebbe la pena di fare del vero casino, visto che l’assurdità di tali norme è evidente anche a molti elettori di centrodestra? Vero è che con tutta probabilità non passerà, ‘sta legge, e però mobilitarsi significherebbe dimostrare - al di là delle formulette ripetute a macchinetta - qual è il modello di società davvero propugnato da questa maggioranza. 
Ne avevamo già parlato qui
E invece niente, o comunque poca roba. Dunque momentaneamente glissiamo causa scoramento questo sì incurabile sulle divisioni interne al Partito Democratico – che invece vorrebbe essere forza progressista – proprio  in ordine a questa legge assurda.  Ormai è chiaro: Bersani e compagnia si fanno tirare in mezzo soltanto dalle battaglie perse.

Solo ci permettiamo di ribadire come sia quantomeno azzardato ipotizzare una sia pur momentanea alleanza con il baciapile Casini in chiave anti-Berlusconi. Cioè, ci si libera del Cavaliere per ritrovarsi  i vescovi che fanno direttamente le leggi. Vuoi vedere che ce la facciamo?

sabato 4 dicembre 2010

Nota politica
















Berlusconi è andato in Russia.
Ha detto che non c’è nessuno alla sua altezza (…).
Poi che l’unico legittimato a governare è lui.
E che Fini è una bufala.
Che tanto i voti lui li ha (Berlusconi).
E Fini ha detto che invece il governo non ha più la maggioranza in Parlamento.
Ma ecco ancora Berlusconi che tanto se il governo viene sfiduciato si va a votare.
E Fini che andare a votare è da irresponsabili.
Bossi ha detto che aauarrghassrachas.
Tutti l’hanno guardato e hanno detto: eeeeehhhh?
Bossi ha ridetto che gliel’aveva già detto, a Silvio, che bisognava andare a votare. E che comunque votare o no alla Lega non gliene frega un cazzo, tanto la Lega sta col popolo del Nord.
Casini ha detto che anche Letta andrebbe bene, basta che Berlusconi si levi dalle palle.
Enrico Letta l'ha sentito e si è alzato.
Casini ha sbuffato e gli ha detto che no, si risedesse, è Gianni, parlava di Gianni, e cazzo la deve smettere che ogni volta che si dice Letta lui si gira. Letta è Gianni Letta, lui invece è Enricoletta, tutto attaccato.
Farefuturo ha scritto che bisogna fermare la deriva.
Rutelli ha detto che serve la convergenza e la larga intesa (testuale).
S’è inserito per un attimo Napolitano a dire di stare calmi, che tanto il presidente della Repubblica ha le sue prerogative.
Verdini gli ha risposto che non deve rompere i coglioni.
A questo punto s’è svegliato Bersani che se l’è presa per le parole gravi e offensive contro il capo dello Stato.
Infine Vendola ha concluso che comunque è giusto porre la questione delle primarie.

Pietà, vi prego.