Non che sia una novità, ma
quest’ultima vicenda dà la misura di come la politica italiana sia sempre più simile alla sceneggiatura di un film di
Woody Allen. E dunque c’è questa signora Giulia Cosenza, deputata di centrodestra che dal PdL era
passata a Futuro e Libertà, e si supponeva l’avesse fatto – nel senso, uno potrebbe persino pensare così – insomma, che l’avesse fatto per
convinzione politica, magari perché riteneva la proposta di Fini meritevole d’essere seguita e sostenuta in Parlamento. E adesso invece se ne torna indietro, la Giulia,
ridiventa berlusconiana. E perché questo ripensamento? Per disaccordi sulla linea politica? Ma figuriamoci: causa principale sarebbe la conclusione della
storia d’amore con Andrea Ronchi, l’ex ministro anch’egli passato con Fli. Cioè, se ne va «per motivi personali e sentimentali», e qualcuno sostiene d’averla sentita dire che «non posso restare un giorno di più nelle stanze del suo stesso gruppo, tra gli stessi banchi in aula».
A questo punto, dev’essersi detta la deputata col cuore spezzato, molto meglio tornarsene nel partito dell’amore.
Così stiamo messi.
P.S. - Vista la situazione in cui si dibatte il Pd, consiglieremmo di inviare dalle parti dell’onorevole sentimentalmente delusa un bel marcantonio progressista. Chissà che non si riesca a recuperare un voto.
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