venerdì 11 marzo 2011

Il partito dell'amore

Non che sia una novità, ma quest’ultima vicenda dà la misura di come la politica italiana sia sempre più simile alla sceneggiatura di un film di Woody Allen. E dunque c’è questa signora Giulia Cosenza, deputata di centrodestra che dal PdL era passata a Futuro e Libertà, e si supponeva l’avesse fatto – nel senso, uno potrebbe persino pensare così – insomma, che l’avesse fatto per convinzione politica, magari perché riteneva la proposta di Fini meritevole d’essere seguita e sostenuta in Parlamento. E adesso invece se ne torna indietro, la Giulia, ridiventa berlusconiana. E perché questo ripensamento? Per disaccordi sulla linea politica? Ma figuriamoci: causa principale sarebbe la conclusione della storia d’amore con Andrea Ronchi, l’ex ministro anch’egli passato con Fli. Cioè, se ne va «per motivi personali e sentimentali», e qualcuno sostiene d’averla sentita dire che «non posso restare un giorno di più nelle stanze del suo stesso gruppo, tra gli stessi banchi in aula».

A questo punto, dev’essersi detta la deputata col cuore spezzato, molto meglio tornarsene nel partito dell’amore.
Così stiamo messi.

P.S. - Vista la situazione in cui si dibatte il Pd, consiglieremmo di inviare dalle parti dell’onorevole sentimentalmente delusa un bel marcantonio progressista. Chissà che non si riesca a recuperare un voto.

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