giovedì 26 maggio 2011

Il segreto dei fenicotteri rosa

E insomma, ieri litigio domestico per i consueti motivi - sempre gli stessi, cazzo, sempre gli stessi - e oggi mi torna sotto quest’altra notizia, che può sembrare una spigolatura da Settimana Enigmistica ma anche no. E niente, mi viene da affiancare le due cose, ché invece a prima vista c’entrano nulla.

Partiamo dunque dalla seconda, che l'ha data la Bbc e anche il sito pseudo-scientifico livescienze.com. Dunque, ci sono questi due scienziati americani, lavorano all’università di Saint Joseph a Philadelphia, sono molto interessati allevoluzione dei comportamenti. E c’hanno ’sta fissa dei fenicotteri  rosa. Ne studiano il modo di fare e l’influenza dell'ambiente sugli atteggiamenti e cose così, roba da etologi. Ma c’è una domanda in particolare, che si son posti: perché stanno sempre su una zampa sola? Qual è il motivo profondo? E hanno osservato e confrontato. Appurando inizialmente che non hanno una gamba preferita, su cui soffermarsi. Perfetto.

Lo studio si è fatto sempre più approfondito. Basato più che altro sull'osservazione degli esemplari ospiti dello zoo di Philadelphia. Fino alle geniali conclusioni dei due ricercatori. Punto primo: i fenicotteri  preferiscono sostenersi su una zampa sola più quando sono nell’acqua rispetto a quando, invece, se ne stando tranquilli sulla terraferma. «E questo - dice uno dei due, ed è il punto secondo - supporta la nostra ipotesi. E cioè che questo atteggiamento sia legato alla termoregolazione del corpo». La “termoregolazione del corpo”, dunque: tanto per semplificare, significa che i fenicotteri  rosa se ne stanno su una zampa, quando sono in acqua, per avere meno freddo possibile. Cioè, alla lunga restare a mollo con tutt'e due le zampe diventa una tortura. E allora, a turno, ne alzano una, e quando l’altra è rattrappita, cambiano zampa. Pensa te.

Questa sconvolgente notizia si presta a due osservazioni. Per prima cosa, sempre più spesso ci si chiede se certi sedicenti studi scientifici siano davvero pagati dai relativi istituti di ricerca, o sono soltanto una presa per il culo, indirizzata soprattutto ai giornalisti pronti a bere le bufale più assurde se solo risultano “curiose e divertenti”.
Oppure si prende lo studio un po’ più sul serio. E allora, non si può fare a meno di notare che sempre di più - e mica solo gli scienziati - ci si aggroviglia a interpretare segnali, immedesimarsi in situazioni, immaginare misteri. Per cercare chissà dove spiegazioni che, il più delle volte, sono evidentemente davanti a noi. E qui perdonatemi, ma ci sta persino la citazione, essendo Pasternak mia passione antica:

Imparentati a tutto ciò che esiste, convincendosi
e frequentando il futuro nella vita di ogni giorno,
non si può non incorrere alla fine, come in un’eresia,
in un’incredibile semplicità.

Cioè, i fenicotteri rosa, quando sono in acqua, stanno su una zampa perché hanno freddo all'altra. Chiaro, no?

E il litigio domestico? E i soliti e infinitamente ripetuti motivi di scontro? Qui in realtà basta proseguire con la poesia.

Ma noi non saremo risparmiati,
se non sapremo tenerla segreta.
Più d’ogni cosa è necessaria agli uomini,
ma essi intendono meglio tutto ciò che è complesso...

Meglio fermarsi qua, dài, che domani è già prefestivo.

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