lunedì 2 maggio 2011

L’ultimo duello fra le due icone più pop del millennio


Obama e Osama, e già sull’assonanza dei nomi i maniaci di segni premonitori ne avrebbero parecchie da dire. E comunque, trattasi senza dubbio delle due personalità-simbolo di quest’inizio di millennio.

Il terrorista imprendibile, da una parte quasi venerato – magari senza darlo sempre a vedere –  da milioni di fondamentalisti musulmani i più incattiviti, emblema della possibile rivalsa nel nome di Allah, e d’altro canto odiato come personificazione del Male Assoluto  dall’occidente panzuto e impaurito - e però, sotto sotto, persin ammirato nemmeno tanto velatamente dai nostalgici del collasso del sistema, unico guerrigliero in grado di far tremare il sempre odiato colosso yankee

E poi il presidente nero, simbolo (sbiadito?) della lotta contro tutti i razzismi, illusione (delusa?) di un nuovo ordine internazionale senza prevaricazioni troppo esplicite, promessa (disattesa?) di una società americana - e quindi occidentale - meno egoista.  E però sempre un gran bel testimonial, yes we can.

E per l’uno e per l’altro, ognuno nel suo campo d’azione - nel suo territorio -, agiografie e leggende e speranze e addirittura preghiere, giù giù fino alle spille e ai fumetti e alle magliette.

Le due icone pop, le più popolari del pianeta, si potrebbe dire.
Uno di fronte all’altro.
Uno contro l’altro.
Ma quando c'è di mezzo il marketing, non c'è con
fronto.
E quando un uomo con la pistola incontra uno col fucile, quello con la pistola è un uomo morto.
E il finale del western è sempre lo stesso, altrimenti che western è?
E insomma, ha vinto l’americano.
E per fortuna: se vogliamo mantenerla sull'emblematico, vista - come dire? - l'organizzazione di società che avrebbe impostato quel folle dello sconfitto se per paradosso avesse invece prevalso, ecco, va bene così, no? E certo che è meglio così, mica c'è dubbio.

E però, cazzo, c'è questa cosa: ma perché alla fine ci resta sempre in bocca questo sapore amarognolo?
E' forse la controindicazione di concetti ambivalenti quali nemico e vendetta?
Vabbé, passami il sale. E cambia canale, che di là c'è la partita.

E adesso via, complottisti di tutto il mondo, unitevi, che è il vosto momento.

P.S. - Da ricordare l'epocale sciocchezza dello specialista Gasparri, quella che sparò il 5 novembre del 2008: «Con Obama alla Casa Bianca forse Al Qaeda è più contenta», così disse. E bravo il Gasparri, lui sì che c'ha la vista lunga.

2 commenti:

  1. elimminazione di Bin Laden... dimostrazione di "democrazia" da esportazione... "politica estera del take away" io la chiamo...

    Ciao, Andrea, sono Alessia, non so se ti ricordi di me, non credo. Ho fatto delle riprese durante le vs prove in studio (con i No Guru). Ti disturbo solo per questo: sto aggiornando la lista dei link del mio blog (http://alessiadigiovanni.blogspot.com/) e vorrei aggiungere il link al tuo Notiziedanessundove.
    Ogni tanto ci passo... non sono sempre d'accordo ma è così che dovrebbe essere l'informazione... dovrebbe...

    buon lavoro.
    alessia.digiovanni@libero.it

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  2. Grande Alessia. Mi onori ad aggiungermi come link. Ripassa, che di discutere val sempre la pena. Cia', e alla prossima.

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