giovedì 3 febbraio 2011

L'infallibile intuito del mago Walter

Ormai s’è capito su che cosa sarà impostata la campagna elettorale (imminente? bah…) del centrodestra. Sulle tasse, sempre quelle, solito refrain.  Tasse che peraltro Berlusconi e compagnia hanno di fatto aumentato, altroché. O comunque non certo ridotto. E vedremo poi se passa il federalismo così come l’han concepito. In ogni caso, non è che se la si vuol sempre prendere col Pd, ma insomma: questo non aveva un argomento ch’era uno, per tentare di uscire dall’angolo in cui s’era cacciato. E che cosa ti ritira fuori quel geniaccio di Veltroni, nel suo ritorno al Lingotto per spiegare come il centrosinistra può tornare a vincere? (...lui ce lo spiega, e siamo a posto…). Che cosa ti ritira fuori? Una tassa. Una tassa, cazzo. La patrimoniale. E lascia stare che non era stato lui a lanciarla, e prima Scalfari e poi Giuliano Amato eccetera: Veltroni l'ha comunque inserita in un discorso che voleva essere una vera e propria proposta di programma per il Pd. E poi certo, lui naturalmente aggiunge che l’avrebbe contestualizzata (che schifo di parola) e bilanciata «e bisogna spiegarlo ai più ricchi che devono aiutare il Paese e così s’abbatte il debito pubblico e bla e bla». Ma intanto l'avversario politico ci può marciare.

E dunque, anche aldilà di come la si pensi sul punto: ma cazzo, ma questa storia della comunicazione politica, del modo in cui parlare agli elettori italiani, ma proprio non hai capito nulla, o Walter e progressisti in generale. Ma davvero è necessario un intuito superiore alla media per capire che – patrimoniale o meno, ricchi o non ricchi – in Italia se parli di una tassa da aggiungere, alla gente viene l’urto di vomito? E adesso quell’altro, come sempre mistificando e confondendo, ma ha buon gioco – e ce l’avrà, in caso di elezioni – a ritirar fuori la solita solfa sulla sinistra che vuol aumentare la pressione fiscale e lui invece no. 

Ma cristosanto, ma con tutte le cose che ci son da dire, proprio la tassa bisognava tirar fuori? Ma dài…

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