martedì 15 febbraio 2011

Qualcuno adotti il Vaticano

Giovanni Paolo II perse la madre a nove anni   
San Filippo Neri perse la madre a cinque   
Madre Teresa di Calcutta perse il padre a otto   
Sant'Ignazio di Loyola perse la madre a sette   
San Giovanni Bosco perse il padre a due   
Santa Teresa di Lisieux perse la madre a quatto   
Santa Paola Frassinetti perse la madre a sei   
Santa Gemma Galgani perse la madre a sette   
Santa Febronia perse entrambi i genitori a due   
Santa Giovanna del Portogallo perse la madre a tre   
Santa Germana Cousin perse la madre poco dopo la nascita   
Sant'Angela Merici perse entrambi i genitori a dieci   
Sant'Alfonsa dell'Immacolata Concezione perse entrambi i genitori a quattro   
San Benedetto da Norcia perse la madre a otto   
Santa Maria Goretti perse il padre a dieci   
San Tommaso abbandonò la famiglia a cinque anni  
la Madonna fu mandata a vivere nel tempio a tre

Poi mi sono stancato di cercare, ma il breve elenco che precede dovrebbe essere sufficiente per dimostrare una cosetta ai nostri amici del Vaticano: 'sta storia che se uno non cresce con due genitori viene su storto non regge mica tanto, o sbaglio?

[da Metilparaben]

E comunque, ormai la Santa Sede fa sempre più spesso la figura di quegli anziani inaciditi che rompono i coglioni solo per il gusto di farlo. Cioè, anche cercando di vederla dal loro punto di vista: non esiste alcun precetto dottrinale che impedisca l'adozione di un bambino da parte di un adulto che non vive in coppia. Peraltro, lasciando perdere i testi sacri, davvero non si comprende la ratio per cui la Chiesa preferisce lasciare dei bambini in istituto piuttosto che farli crescere con una persona in grado di accudirli, magari - pensa un po' - con amore. Tra l'altro, potrebbero così trovare una casa e un genitore bambini già più grandicelli, di quelli che nella situazione attuale più difficilmente vengono adottati.
E non si tiri fuori adesso il pericolo che i piccoli potrebbero finire in mani malandrine: ovvio che c'è bisogno di tutte le cautele del caso - peraltro, in Italia i controlli per ottenere il via libera all'adozione sono davvero stringenti, com'è giusto che sia. Ma non è per questo che il Vaticano si oppone. Solo ritengono minerebbe - chissà perché - la (loro) concezione di "famiglia tradizionale".  Davvero un bel modo di coniugare tutte quelle parole che - dicono loro - dovrebbe guidare la loro stessa vocazione, tipo carità, solidarietà, fratellanza.

E invece sembra proprio crudeltà pura e semplice, questa.
Con tanti saluti al bene del prossimo.

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