Sulla questione dei complottisti in servizio permanente effettivo e spacciatori di cazzate ho già scritto qui e qui. Adesso c’è questa storia del delitto dell’Olgiata. E insomma, ai tempi e poi negli anni si è parlato di servizi segreti e logge massoniche e fondi neri e traffici internazionali e depistaggi e quant’altro.
Poi alla fine vien fuori che il colpevole è nientemeno che il maggiordomo filippino, e ha ammazzato la contessa con uno zoccolo perché aveva perso il lavoro.
P.S. – Da segnalare l’imperdibile Jena su La Stampa:
Gli immigrati vanno rimpatriati
altrimenti ci uccidono le contesse.
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