Però c’è una cosa che la frega: la messa in piega. Bisogna fotterla su quella: una con quei capelli è una iattura mondiale per la capitale della moda. Si dice che adesso stiano pensando a metterla giù stile Nina Hagen, però è un po’ forte.
D’altro canto le primarie del centrosinistra le ha vinte il Pisapia, uno intelligente e anche con le palle e garantista di quelli rari, che per la verità con Vendola - e per fortuna - c'entra poco o nulla (anche se non proprio una nuova proposta, tanto per restare nel linguaggio da festival). E il candidato scelto dal Pd, il pienissimo di seissimo Boeri – e lui sì che avrebbe avuto bisogno di un’operazione simpatia -, c’è rimasto sotto. Ennesima dimostrazione della mancanza di sintonia fra i dirigenti democratici e gli elettori, e vabbé.
In ogni caso, quello delle primarie resta – in linea di principio – un meccanismo encomiabile, altroché. E uno si dice che insomma, figuriamoci, neanche da discutere, molto meglio così che fare la passerella negli show televisivi. E però, se fai due chiacchiere in giro, Pisapia e Boeri nessuno o quasi sa chi sono, e invece la buffonata della Letizia supergiovane l’han vista in tanti.
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E ci ripensi, e ti ridici che no, dài, facciamo i seri.
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E insomma no, nessun cedimento. E poi è il solito dibattito: per vincere è necessario adeguarsi agli unti meccanismi della politica-immagine, oppure restare fedeli alla linea tutta ciclostile e serietà?
Eccerto, la serietà prima di tutto, echeccazzo. Poi è vero, 'ste primarie hanno registrato un’affluenza di molto inferiore alle aspettative, ma vabbé, pioveva, poi c’era anche il derby, e la domenica uno non c’ha voglia, no?
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Che cosa dici? Magari una via di mezzo? Ma no, ma che c'entra la spocchia, dài... E se uno poi non si vuol informare, cazzi suoi, ignorante che non è altro.
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Già, Pisapia.
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Ma così, un giro - chessò - un giro alla Domenica Sportiva? No, eh?
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